sabato 25 luglio 2015

Intervista di Silvia Pattarini per "Gli scrittori della porta accanto"

http://gliscrittoridellaportaaccanto.blogspot.it/2015/07/intervista-allautore-emergente-un-caffe_24.html

L'INTERVISTA


Ciao Daniela, e grazie per avermi concesso questa intervista. Per rompere il ghiaccio, visto che ci troviamo in un caffè letterario virtuale, permettimi di offrirti virtualmente un caffè, un the, una tisana, una cioccolata calda o… cosa preferisci?
Virtualmente mi posso permettere anche un caffè. Non c’è pericolo che mi agiti!

Certo, i vantaggi della realtà virtuale!Bene ora che abbiamo rotto il ghiaccio raccontami qualcosa di te. Chi è Daniela nella vita di tutti i giorni?
Una madre di due bellissime figlie, la padrona di tre orribili cani e di una gatta obesa, moglie di un marito complicatamente amorevole, una scrittrice in apnea che sta per finire la sua scorta di ossigeno, un’imprenditrice suo malgrado e una sognatrice evergreen.


Come è nata la tua passione per la scrittura? Ci sono autori classici o molto noti che credi abbiamo influenzato, in qualche modo, il tuo stile?
Queste sono domande che mi aspetto sempre e nonostante ciò riescono a farmi tentennare!
Io preferisco leggere di gran lunga i classici rispetto alla narrativa contemporanea, perché sono convinta che la lettura entri “sottopelle” e quindi preferisco farmi delle iniezioni di grandi maestri, piuttosto che di futuri grandi. Senza nulla togliere ai miei colleghi, alcuni veramente geniali, ai quali auguro di entrare nell’Olimpo dei classici. Non avendo il giusto tempo per verificare, preferisco “ andare sul classico”. Detto ciò, per rispondere alla tua seconda domanda, spero proprio di essere stata influenzata almeno un po’, o inconsciamente, dalle mie scelte di lettura. Se devo dirti di averlo fatto coscientemente, ti rispondo di no, perché leggo di tutto, tutti i generi e apprezzo ogni stile. Io penso di avere il mio, nel bene e nel male. Alla prima domanda ti rispondo che la passione per la scrittura c’è sempre stata. Scrivo da sempre, prima lo facevo solo per me, come una sorta di terapia, era anche un modo per sentirmi in compagnia di me stessa, poi ho superato la barriera, il limite del pudore e mi sono aperta all’esterno, non senza traumi! Comunque è andata e adesso sono felice di poter condividere la mia scrittura. L’iter che ho seguito è un po’ quello di tutti gli aspiranti scrittori: inizi a far corsi di scrittura creativa, a sperimentare racconti, a pubblicare on line, poi in cartaceo in antologie collettive, in libri di scrittura cooperativa con 18 autrici, come l’ultimo pubblicato “Il senso delle nuvole” (Edizioni Ensemble), per poi arrivare (se sei fortunato) al tuo libro personale. Scusa se ho invertito l’ordine delle risposte!

Quali sono i generi letterari che preferisci leggere e quali, invece, preferisci scrivere?
A questo ho in parte già risposto sopra. Mi piace leggere ogni genere letterario, perché sono curiosa e non ho preconcetti (ho letto anche Moccia e Volo!) e sperimentarlo nella scrittura (non Moccia e Volo). Ho cominciato a scrivere racconti di vario tipo e stile, raggruppandoli poi in una raccolta, per passare a un noir scritto a quattro mani “Arcobaleno nero” (Ego Edizioni), per finire con un libro di recente pubblicazione “E fu sera e fu mattina” (Intermezzi Editore) che è una via di mezzo tra il genere horror e il paranormale, con tinte noir: un parahorrornoir per l’appunto!

Per un esordiente il percorso da seguire prima di giungere all’ambito traguardo della pubblicazione non è affatto semplice, talvolta può rivelarsi tortuoso e complicato: come sei approdata alla tua pubblicazione? Raccontaci la tua esperienza.
“Volli, e volli sempre, e fortissimamente volli!” Con la determinazione quindi, con la volontà di riuscirci. Quando mi metto in testa una cosa è difficile distrarmi dall’obbiettivo! Ho iniziato nel 2007 a scrivere con il proposito di pubblicare e così partendo dal web ho contattato scrittori, editori on line, riviste, gruppi di scrittura e di lettura e ho iniziato a farmi conoscere. Ho aperto blog, frequentato ambienti letterari, partecipato a letture ad alta voce, mettendomi sempre in gioco. Pensa che scrivo anche poesie! Ma quelle le tengo solo per me… per ora. Poi ho raccolto tutti i miei racconti in un’antologia e l’ho spedita a vari editori. Il primo che mi ha pubblicato è stato Il Foglio, con “Almeno mi racconto”. Il titolo voleva essere un gioco di parole per aver effettivamente scritto un libro di racconti, ma con la volontà “almeno” di raccontarmi in attesa del primo romanzo. Che poi ho scritto!

La pubblicazione del proprio libro è il sogno nel cassetto di tutti gli esordienti. Poi finalmente il sogno è diventato realtà: ora cosa ti aspetti? Lo vedi come un obiettivo raggiunto o come un punto di partenza per nuovi progetti?
Quest’anno ho pubblicato “E fu sera e fu mattina” che era presente anche al Salone del libro a Torino, a maggio, allo stand di Intermezzi e anche se non è la prima pubblicazione è sempre un sogno. Ogni libro che scrivi e viene pubblicato è come una sfida vinta, ma solo a metà… poi devi anche venderlo! Ho sicuramente raggiunto uno degli obbiettivi ma il lavoro postumo alla pubblicazione è anche più duro. Dopo c’è da fare promozione e dare comunque una mano alla casa editrice per la diffusione con presentazioni, letture, recensioni… Dopo di che sarò pronta a rilanciare. Il prossimo passo che vorrei fare non è scrivere un romanzo “tradizionale”, ma multimediale. Vorrei trovare una “formula” che possa conciliare l’antico gusto di leggere placidamente seduti in poltrona il classico romanzo cartaceo, con quello contemporaneo, dei giovani, che è tutt’altro che placido e tranquillo. I tempi oggi sono più frenetici e gli strumenti di comunicazione completamente informatizzati, si sta continuamente attaccati al cellulare, all’IPad, all’Ipod, al Tablet, all’Iphone. Bisogna inserirsi ed essere accessibili anche in questi canali. Mi verrà una buona idea un giorno o l’altro.

Raccontami in breve la trama, incuriosisci i nostri lettori...
Il soggetto è terribile e c’è voluto molto coraggio a scriverlo: una bambina di 4/5 anni rimane intrappolata nel suo appartamento da sola, a seguito di un improvviso malore della madre. La bimba in 7 giorni (come quelli della Creazione, da lì il titolo) proverà a fare di tutto per chiedere aiuto, per tentare di uscire di casa. Sarà un’esperienza atroce, che inizierà con inconsapevolezza e coraggio, per finire in un labirinto di stati d’animo, in un’alternanza di follia e lucidità, di fantasia e immaginazione mescolata alla realtà. Il finale non lo svelo naturalmente. La cosa che mi ha scioccato di più è che proprio recentemente è apparso un fatto di cronaca spaventosamente identico! Una bambina di 5 anni a Pescara è rimasta accanto alla madre morta per 3 giorni, senza riuscire a contattare nessuno per gli stessi motivi che ho inserito nel libro. Per un attimo mi è sembrato di avere il pessimo dono della preveggenza. Mai e poi mai avrei pensato potesse succedere davvero e che una bimba potesse vivere questo incubo.

Caspita che storia! Essere preveggente potrebbe rivelarsi un’enorme responsabilità che, nel caso, lascio volentieri a te!

Ma cambiamo argomento. La rivoluzione digitale e l’e-book: cosa ne pensi di questo sistema innovativo di lettura, credi che rappresenti il futuro o è solo fumo negli occhi?
Spero sia il futuro, dato che il mio libro è in formato e-book! A parte gli scherzi, credo proprio che si andrà sempre più in quella direzione. All’inizio ci si dovrà abituare ma col tempo diventerà normale avere un “lettore” con dentro migliaia di volumi e che pesa solo qualche grammo. Inoltre le librerie di casa stanno diventando un lusso, a causa del poco spazio abitativo che ci si può permettere e si sta cercando di limitare l’uso della carta per scelta ecologica. Insomma tutto fa pensare che presto avremo tutti un kindle nella borsa e che finirà come con i cd . I vinili e i libri cartacei diventeranno raccolte per collezionisti e amatori.

Se lo dice la preveggente, stavolta faccio il tifo per la tua intuizione.
La domanda che non ti ha mai rivolto nessuno: fatti la domanda e datti la risposta.
Hai mai pensato di smettere di scrivere? 
Questa è una domanda che non mi ha ancora fatto nessuno e spero non mi facciano mai, perché sarebbe alquanto scortese! Invece io me la sono posta, perché a volte mi perdo d’animo, la fatica per cercare di emergere, l’impegno della scrittura, essere presente nell’ambiente, sono tutte cose molto gravose e ti portano via tanta energia. Avendo una famiglia e un lavoro (fortunatamente) non è facile conciliare tutti gli impegni con i tempi della scrittura e non riesco più a farlo di notte come quando avevo 20 anni! A volte ho la tentazione di mollare tutto, poi però mi dico che se deve essere destino lo sarà, a prescindere dalle mie decisioni.

Progetti per il futuro: ci sono nuovi lavori in corso, nuove pubblicazioni o ambizioni particolari?
Sì, in realtà ho già pronto un secondo romanzo breve, che assieme al terzo che sto elaborando nella testa ed “E fu sera e fu mattina” dovrebbero far parte di una trilogia. Poi, come ho detto prima, mi piacerebbe giocare un po’ con i video, sperimentare la lettura e la scrittura in maniera diversa.

Dove possiamo trovare il tuo libro?
Il libro si può scaricare direttamente dal sito della casa editrice oppure su Amazon e in qualsiasi libreria di ebook online.
Poi se qualcuno volesse l’edizione cartacea, la casa editrice ha stampato un numero limitato di copie e lo potete chiedere direttamente a loro, contattare me sul mio blog: http://danielarindi.blogspot.com oppure su Facebook.



Daniela ti ringrazio tantissimo per essere stata con noi e, a nome de Gli scrittori della porta accanto ti facci i complimenti per il tuo libro, augurandoti che sia un vero successo! In bocca al lupo per i tuoi progetti futuri!
Grazie a te!